Riportiamo il contenuto di un articolo pubblicato sul portale Odontoiatria33 in cui si rilancia l’inizia dell’associazione Andiamoinordine e del presidente Nunzio Cirulli.
http://www.odontoiatria33.it/cronaca/21970/ucraina-nasce-il-problema-del-riconoscimento-del-diploma-di-laurea-per-i-profughi-odontoiatri.html

La guerra in Ucraina sta costringendo alla fuga milioni di cittadini che trovano ospitalità in tutti i Paesi europei, Italia compresa. Tra questi anche dentisti, soprattutto donne, che vorrebbero collaborare negli studi odontoiatrici italiani in modo da poter lavorare anche per non dover dipendere per il proprio sostentamento dalla beneficenza ed assistenza che gli Italiani stanno attivando.
A porre il problema, la Presidente di una Associazione di Dentisti Ucraini, la dott.ssa Larisa Filippenkova, che ha coinvolto l’Associazione Culturale Andiamoinordine impegnata in azioni di solidarietà, chiedendo la disponibilità di poter impiegare i “colleghi odontoiatri rifugiati” costretti a lasciare l’Ucraina. Però c’è il problema del riconoscimento del titolo di studio necessario per poter esercitare in un altro Stato. In particolare sono i tempi previsti dalle procedure ad essere incompatibili con la possibilità di lavorare, subito, in Italia.
Se già il riconoscimento di un titolo conseguito in un paese UE non è immediato, mediamente ci vogliono 4 mesi, per quello di un paese extra UE è decisamente più lungo.
Per questo motivo l’Associazione Andiamoinordine ha scritto al Ministro della Salute Roberto al fine “di mettere in atto quanto in suo potere perché gli uffici preposti diano risposte certe in tempi ragionevoli ai Colleghi Odontoiatri ucraini che richiedano il riconoscimento del titolo”, scrive il presidente dell’Associazione Nunzio Cirulli.
“Molti di loro –spiega- chiedono anche nelle more del riconoscimento, di poter lavorare come Assistenti alla poltrona di Studio odontoiatrico (A.S.O.) presso gli studi dentistici in Italia”.
Ma anche questo non è possibile perché serve l’attestato di qualifica, anche se fino al 20 aprile 2022 lo studio odontoiatrico può ancora assumerne un ASO privo di attestato di qualifica.
Per questo motivo Cirulli chiede al Ministro “di verificare la possibilità di esonerarli dal conseguimento dell’attestato di qualifica regionale prevista ai sensi della normativa vigente”.