CLUB #ANDIAMOINORDINE
CODICE ETICO E DI BUONA CONDOTTA PER I SOCI
Art. 1
(oggetto e finalità)
Il Codice etico e di buona condotta è un codice di comportamento cui hanno I’obbligo di attenersi e conformarsi quanti, a qualsiasi titolo, fanno parte dell’Associazione Club #Andiamoinordine e/o agiscono in essa.
II codice etico è finalizzato a indicare procedure e comportamenti volti a garantire la legittimità, a migliorare I’efficienza, I’efficacia e la trasparenza delle attività associative previste dai principi statutari del Club #Andiamoinordine e a soddisfare i dettami del Codice deontologico. Esso stabilisce dunque linee guida comportamentali indirizzate ai destinatari indicati dall’articolo 2.
Art. 2
(Ambito di applicazione)
I destinatari dei principi e delle disposizioni contenute nel presente codice etico sono i Soci Ordinari, il Presidente, i componenti del Consiglio Direttivo, del Comitato Etico e i Soci Attivi dell’Associazione.
Sono destinatari dei principi del presente codice anche i soci aggregati, eventuali lavoratori, collaboratori, consulenti, delegati e, in generale, chiunque operi per conto dell’Associazione.
Art. 3
(Principi di riferimento)
I destinatari indicati nell’articolo 2 ispirano i propri comportamenti ai principi di onestà e correttezza, legalità, imparzialità e parità di trattamento, trasparenza e completa informazione, tutela e rispetto della dignità del settore medico odontoiatrico, assenza di abuso di potere, corretto utilizzo dei beni, nonché prevenzione del conflitto di interesse e lotta alla corruzione, di cui al presente codice.
Art.4
(onestà e correttezza)
L’onesta è il principio fondamentale del Club #Andiamoinordine e costituisce elemento essenziale su cui si basa l’azione dei propri dirigenti e soci attivi nella gestione delle attività associative oltre che le imprescindibile qualità morali che si richiedono a tutti i soci.
I comportamenti dei destinatari indicati all’articolo 2 sono improntati ai principi di correttezza, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto.
Qualsiasi azione non può prescindere dal rispondere positivamente alle seguenti domande:
- a) È quest’azione in accordo con il Codice di Deontologia Medica, lo Statuto e con il presente Codice Etico?
- b) È quest’azione conforme alle politiche associative, alle procedure ed alle linee guida?
- c) È quest’azione lecita secondo le leggi ed il codice di Deontologia Medica?
- d) Quest’azione mette in luce positivamente, o almeno non negativamente, me e la Associazione?
Art. 5
(legalità)
I destinatari di cui all’articolo 2, agiscono nel rispetto delle norme e delle procedure previste dalla normativa vigente, anche vigilando affinché le decisioni, che incidono sulla collettività dei soci, siano conformi alla legge, al pubblico interesse ed alle ulteriori indicazioni previste dal presente Codice Etico e dai regolamenti interni. Essi regolano le attività dei soci secondo principi funzionali a garantire il perseguimento degli scopi di cui allo Statuto.
Art. 6
(Imparzialità e parità di trattamento)
I destinatari di cui all’articolo 2:
- a) garantiscono il rispetto del principio della parità di trattamento, ovvero, nell’ipotesi di disparità di trattamento, che la stessa sia giustificata da aspetti obiettivi e pertinenti al caso concreto;
- b) evitano qualsiasi discriminazione ingiustificata tra i Soci in particolare quelle basate su nazionalità, genere, razza, colore della pelle, origine etnica o sociale, appartenenza sindacale, caratteristiche genetiche, lingua, religione, o credo, opinioni politiche, appartenenza a una minoranza nazionale, nascita, handicap, età od orientamento sessuale o di qualunque altro tipo. Sono invece discriminazioni giustificate, e dunque lecite, quelle previste nei confronti di chi assuma una condotta antietica e contraria ai principi del presente codice.
Art. 7
(Trasparenza e completa informazione)
I destinatari di cui all’articolo 2:
- assumono iniziative e decisioni nella massima trasparenza senza favorire singoli individui ed evitano di creare (o fruire di) situazioni di privilegio facendo sempre riferimento alle domande di cui all’art.4;
- b) si adoperano per assicurare veridicità, accuratezza, chiarezza e completezza dell’informazione sia all’esterno che all’interno dell’Associazione, con una comunicazione facile e di immediata comprensione, avvalendosi dei più moderni mezzi di comunicazione e scambio di informazioni.
Art 8
(Tutela e rispetto della dignità del settore medico odontoiatrico)
I comportamenti dei destinatari di cui all’articolo 2 devono essere improntati al principio della tutela e del rispetto della dignità della professione odontoiatrica.
A tal proposito è necessario che la condotta di tali soggetti sia:
- coerente col codice di deontologia medica
- orientata a mantenere il decoro professionale anche al di fuori della realtà lavorativa o associativa.
- consona alla tutela della dignità professionale ed improntata a valorizzare la qualità e la sicurezza delle prestazioni odontoiatriche, rifuggendo dalla concorrenza sleale e dall’accaparramento di clientela con sistemi pubblicitari surrettizi o pubblicazioni on-line mirati ad attirare l’attenzione su tariffe promozionali, visite o prestazioni gratuite o utilizzando suggestioni o mezzi pubblicitari indecorosi di qualsiasi genere. Fa eccezione l’adesione a campagne di prevenzione delle patologie del cavo orale promosse attraverso associazioni, istituzioni o organismi terzi, se organizzate in modo da consentire la più ampia informazione e partecipazione da parte degli odontoiatri, senza alcun fine di lucro e con la preventiva comunicazione all’Ordine dei Medici di appartenenza.
- esente da comportamenti favorenti l’esercizio abusivo della professione da parte di altre figure non abilitate.
- improntata a mantenere l’onorario professionale commisurato all’impegno, al rischio ed ai mezzi utilizzati, nonché sufficiente a garantire qualità e sicurezza della prestazione; gli onorari professionali richiesti devono essere coerenti con direttive, linee guida e tariffari promossi dall’associazione; con lo stesso criterio devono essere rifiutati convenzionamenti assicurativi in contrasto con quanto contenuto nelle suddette direttive, linee guida e che prevedano rimborsi al di sotto dei minimi previsti nei suddetti tariffari.
IPOTESI 1 Nell’ipotesi in cui il socio svolga mansioni di direttore sanitario presso struttura ambulatoriale costituita in forma societaria, non esclusivamente intestata ad un medico/odontoiatra egli dovrà:
- Prevedere requisiti organizzativi atti a garantire, che le sale operative e la correlata dotazione strumentale siano utilizzate, per lo svolgimento dell’attività su paziente, esclusivamente da operatori sanitari abilitati.
- Garantire un numero di ore di presenza nella struttura compatibile con le funzioni di vigilanza attiva e continuativa in proporzione alle ore di apertura al pubblico.
- Specificare al pubblico gli orari di apertura della struttura in relazione alla presenza del personale abilitato.
- Indicare e rendere facilmente riconoscibili gli odontoiatri distinguendoli da chi non è abilitato esponendo in sala d’attesa la targa “Occhio alla spilletta: riconosci il tuo medico dentista” e vigilando che tutti gli odontoiatri indossino l’apposita spilletta o equivalente dispositivo di riconoscimento.
- Rispettare la prescrizione dell’articolo 69 del Codice di Deontologia Medica, che impedisce al direttore sanitario di una struttura privata di assumere incarichi plurimi e prescrive di comunicare tempestivamente all’Ordine di appartenenza l’assunzione dell’incarico.
- Accertarsi della corretta, completa e costante compilazione delle cartelle cliniche da parte degli operatori sanitari per tutti i pazienti che afferiscono alla struttura.
- Se si è assistito ad episodi di esercizio illegale dell’odontoiatria, deplorare l’accaduto e segnalarlo all’ordine di appartenenza. Rinunciare al ruolo di direttore sanitario qualora non vengano attuate opportune misure che consentano di evitare il verificarsi del reato di esercizio abusivo della professione.
IPOTESI 2 Nell’ipotesi in cui il socio sia titolare di studio/ambulatorio odontoiatrico, egli dovrà:
- Prevedere requisiti organizzativi atti a garantire, che le sale operative e la correlata dotazione strumentale siano utilizzate, per lo svolgimento dell’attività su paziente, esclusivamente da operatori sanitari abilitati.
- Indicare e rendere facilmente riconoscibili i collaboratori odontoiatri distinguendoli da chi non è abilitato esponendo in sala d’attesa la targa “Occhio alla spilletta: riconosci il tuo medico dentista” e vigilando che tutti gli odontoiatri indossino l’apposita spilletta o equivalente dispositivo di riconoscimento.
IPOTESI 3 Nell’ipotesi in cui il socio svolga l’attività di consulenza odontoiatrica, egli dovrà:
- Fare in modo che le sale operative e la correlata dotazione strumentale a lui destinate siano utilizzate, per lo svolgimento dell’attività su paziente, esclusivamente da operatori sanitari abilitati durante la sua presenza in studio.
- Indossare la spilletta del progetto “Occhio alla spilletta: riconosci il tuo medico odontoiatra” o equivalente dispositivo di riconoscimento e promuovere l’iniziativa presso lo studio/struttura sanitaria ospitante.
- Favorire il rispetto delle norme di legge e delle regole deontologiche da parte dei colleghi presso i quali la consulenza viene svolta e chiarire con essi ogni situazione poco chiara, promuovendo con ogni mezzo la legalità.
- In caso di nuove proposte di consulenza, rifiutare quelle che provengono da realtà lavorative ove si possano facilmente celare situazioni di esercizio abusivo della professione, se non vengono fornite adeguate garanzie circa l’assenza di tali situazioni.
- Rinunciare a fornire la propria consulenza a favore di colleghi o di società se si è assistito ad episodi di esercizio illegale dell’odontoiatria, deplorando l’accaduto e segnalandolo all’Ordine di appartenenza.
i componenti del Consiglio Direttivo, del Comitato Etico e delle Commissioni, non possono ricoprire il ruolo di direttori sanitari o svolgere a qualsiasi titolo la professione in strutture ambulatoriali intestate a soggetti non abilitati alla professione medica o odontoiatrica, o facenti capo a realtà in franchising. Tale ruolo si pone, infatti, in contrasto con le finalità di difesa e promozione della figura dell’Odontoiatra e della sua libertà previste nello Statuto. I soggetti di cui al presente paragrafo ed i soci attivi, così come definiti all’art. 5 dello Statuto, inoltre devono certificare la propria posizione sottoscrivendo l’apposita “DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ALL’ETICA”. La qualifica di componente del Club Operativo nel ruolo di Socio Attivo, o la partecipazione alle attività associative di cui all’Articolo 3, ultimo comma dello Statuto, può essere negata dal Consiglio Direttivo, qualora le informazioni contenute nella suddetta “DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ALL’ETICA” siano carenti, insufficienti o non veritiere.
Ulteriori situazioni particolari non contemplate nei precedenti paragrafi devono essere sottoposte dal socio all’attenzione dell’associazione al fine di valutarne la compatibilità con i dettami del codice etico, dello statuto e dei regolamenti. In tali circostante la qualifica di socio o la candidatura alla carica sociale deve essere ratificata dai componenti del consiglio direttivo e del comitato etico con voto favorevole di tutti i componenti.
I candidati alle cariche elettive previste dallo Statuto, sottoscrivono e rendono pubblica la loro “DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA ALL’ETICA” e aderiscono agli “IMPEGNI DEL CANDIDATO” di cui al presente codice.
La mancata e reiterata assenza dalle attività associative, specie se non giustificata e non motivata, è motivo di decadenza della qualifica di componente del Consiglio Direttivo, del Comitato Etico, della qualifica di Socio Attivo e di qualsivoglia ruolo ricoperto nell’ambito dell’associazione.
Art. 9
(Assenza di abuso di potere)
I destinatari di cui all’articolo 2, esercitano le competenze unicamente per le finalità previste dallo Statuto.
Art. 10
(Corretto utilizzo dei beni, prevenzione del conflitto di interesse e lotta alla corruzione)
I destinatari di cui all’articolo 2 perseguono unicamente gli interessi ed i fini della Associazione e in particolare, si adoperano al fine di prevenire situazioni di conflitto di interesse, astenendosi in ogni caso dal partecipare ad attività o decisioni che determinano tali situazioni, ovvero in presenza di evidenti ragioni di opportunità.
A tal proposito i relatori di corsi privati devono astenersi dalla partecipazione al voto allorquando si decidano gli aspetti organizzativi di attività culturali in cui vi sia un conflitto di interesse tra la decisione da assumere e la propria attività di docente, pur avendo titolo a ricoprire incarichi nel direttivo, nelle commissioni e nel comitato etico.
I dati, i documenti, gli strumenti di lavoro, le postazioni informatiche, i servizi telematici, gli apparecchi di telefonia fissa e mobile, e tutti i beni materiali e immateriali della Associazione:
- a) sono utilizzati esclusivamente e strumentalmente per la realizzazione dei fini istituzionali e con le modalità dalla stessa fissate;
- b) non possono essere utilizzati per finalità personali, né essere trasferiti o messi a disposizione.
Art. 11
(Diritti degli appartenenti all’Associazione)
I rapporti tra I’associazione e i propri Soci o Dipendenti sono regolati dalle disposizioni dello Statuto, dalle normative in materia e dal presente Codice.
- Compiti
II Socio ha il diritto di aver assegnati dei compiti e delle responsabilità che corrispondano alla sua indole ed alla sua preparazione.
- Uguaglianza
il socio ha diritto ad essere trattato, in ogni circostanza, in modo equo, indipendentemente da genere, razza, lingua, orientamento sessuale, convinzioni politiche, filosofiche o religiose, appartenenze sindacali.
- Protezione
L’appartenente all’Associazione ha diritto alla protezione dell’Associazione contro ogni ingerenza o aggressione dei quali dovesse essere vittima in ragione della sua funzione.
L’Associazione ha il dovere di prendere pubblicamente la difesa del Socio o Dipendente vittima di accuse gravi infondate, per ristabilire il suo onore e la sua reputazione. In caso di difficoltà professionali o personali che hanno influenza sul suo impegno, I’appartenente all’Associazione può fare appello agli organi associativi per trovare soluzioni adeguate.
- Libertà di espressione
La libertà di espressione è un diritto fondamentale dell’appartenente all’Associazione. Anche le critiche costruttive, infatti, trasmesse tramite i canali interni appropriati, contribuiscono al dinamismo dell’Associazione. Per quanto concerne le dichiarazioni all’esterno dell’Associazione, si rinvia alle disposizioni contenute negli articoli seguenti del presente Codice.
- Diritti di privacy
II trattamento di dati personali, di notizie e fonti che rientrano nella sfera della privacy di ogni individuo, socio o dipendente, sono per legge tutelate. E’ dovere di tutti gli associati mantenere riservate le notizie e le informazioni concernenti i dati personali apprese nell’esercizio delle proprie attività.
Art. 12
(Responsabilità degli appartenenti nei confronti della Associazione)
Gli appartenenti all’Associazione sono tenuti a:
- Conoscere e osservare il Codice etico dell’Associazione, lo Statuto e le principali normative che regolano I’ordinamento dell’Associazione e le attività dei suoi Soci.
- Agire secondo i Principi dell’Associazione e promuovere la loro diffusione, rispettare le regole concernenti I’uso del logo e impedirne ogni abuso;
- Prestare costantemente attenzione ai bisogni dei colleghi e mettersi a disposizione dell’Associazione.
- Rispettare il desiderio di discrezione degli altri soci;
- Instaurare rapporti di lavoro positivi con gli altri soci o colleghi, prendendo coscienza dell’importanza dell’interazione;
- Rispondere ai bisogni altrui con maturità, simpatia e professionalità:
- Aiutare i colleghi nella misura dei mezzi e delle risorse disponibili, dimostrandosi aperti, disponibili e presenti nella propria azione.
Art. 13
(Doveri degli appartenenti alla Associazione)
Gli appartenenti sono tenuti ad agire in osservanza delle seguenti disposizioni:
Lealtà:
L’appartenente al Club #Andiamoinordine è legato all’Associazione da spirito e sentimenti di lealtà. Agisce secondo i Principi Fondamentali dello Statuto, del codice Etico, del codice Deontologico e ne promuove la loro diffusione.
Imparzialità:
Nell’esecuzione dei propri compiti I’appartenente al Club #Andiamoinordine è onesto, imparziale ed equo. Evita qualunque comportamento arbitrario che possa recare danno a una persona, un gruppo o ad una qualunque entità. In ogni circostanza opererà senza trattamento preferenziale o discriminazione alcuna riguardo la nazionalità, la razza, la lingua, il genere, le opinioni politiche, filosofiche le credenze religiose, le appartenenze sindacali.
Le modalità di richiesta, la valutazione e l’eventuale concessione del patrocinio da parte dell’Associazione ad eventi ed iniziative organizzati da altri soggetti, sono stabilite mediante apposito regolamento.
Indipendenza:
L’azione dell’appartenente al Club #Andiamoinordine è basata sui Principi Fondamentali del Codice di Deontologia Medica e sulle regole etiche adottate nel presente Codice. La sua condotta non può essere influenzata dai fattori esterni, compresi quelli di natura politica, né alterata da interessi personali.
Responsabilità:
L’appartenente al Club #Andiamoinordine, si comporta in modo tale da conquistare e mantenere la fiducia delle persone nei confronti dell’Associazione e prestando costantemente attenzione ai bisogni dei colleghi, dei soci, dei cittadini.
Competenza ed efficacia:
L’appartenente al Club #Andiamoinordine agisce in base alle proprie competenze e conoscenze per eseguire al meglio e con rigore i compiti che gli sono affidati. Applica le regole stabilite dall’ Associazione con efficacia ed attenzione. Risponde ai bisogni altrui con maturità, simpatia e professionalità.
Se ricopre un ruolo dirigenziale si impegna a portare avanti il proprio lavoro con costanza e dedizione, richiedendo collaborazione se necessaria. Se per qualsiasi motivo non sia in grado di garantire l’impegno necessario al corretto svolgimento delle attività associative, in relazione al ruolo ricoperto, ha il dovere di cercare una soluzione interpellando gli organi statutari o di rimettere il proprio mandato favorendo un’opportuna successione.
Responsabilità delle risorse:
L’appartenente al Club #Andiamoinordine deve utilizzare le risorse disponibili secondo i criteri di economicità e sostenibilità.
Rispetto del logo:
L’appartenente al Club #Andiamoinordine agisce nel rispetto delle regole concernenti I’uso del logo e ne impedisce ogni abuso.
Conflitto d’interesse:
L’appartenente al Club #Andiamoinordine deve evitare il conflitto d’interesse nell’esercizio delle funzioni assegnate e agire nell’interesse superiore dell’associazione, ponendo tale interesse sopra qualsiasi altro, compreso quello di membri della famiglia o persone vicine. II conflitto d’interesse nasce da una situazione nella quale I’interesse privato o personale è suscettibile d’influenzare I’esercizio imparziale e obiettivo delle funzioni istituzionali. L’interesse privato o personale dell’appartenente al Club #Andiamoinordine comprende ogni vantaggio in favore di se stesso o di terzi a lui connessi.
Interessi economici:
L’appartenente al Club #Andiamoinordine non può conservare o acquisire, direttamente o indirettamente, interessi di natura economica o di importanza tale che siano suscettibili di compromettere la sua indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni.
Regali:
Una prudenza particolare è raccomandata all’appartenente al Club #Andiamoinordine allorquando gli siano offerti regali in relazione alla sua attività. Quale regola generale I’interessato scoraggerà il donatore da qualunque regalo che non sia di modico valore.
Interviste, pubblicazioni e conferenze:
E’ vietato all’appartenente al Club #Andiamoinordine il rilascio di interviste a soggetti terzi, I’organizzazione di conferenze stampa o la pubblicazione di testi o articoli, al di fuori delle aree di discussione interna, relativamente ad attività o materie rientranti nei compiti e nelle finalità istituzionali del Club #Andiamoinordine. Il presidente è in via esclusiva l’organo titolato a gestire, anche avvalendosi di delegati, i rapporti con gli organi di stampa o di comunicazione di qualsivoglia natura.
Tutti i documenti prodotti dall’ Associazione sono riservati. L’accesso ai documenti è disciplinato ai sensi della Legge.
Riservatezza:
La disponibilità e la trasparenza promosse dal presente codice non esentano I’appartenente al Club #Andiamoinordine dal dovere di discrezione e riservatezza. L’appartenente al Club #Andiamoinordine non può comunicare o rendere pubblici, in qualunque forma, ad una persona non qualificata, documenti o informazioni delle quali viene a conoscenza in occasione delle sue funzioni.
Denunce:
Nel quadro delle proprie funzioni I’appartenente al Club #Andiamoinordine è tenuto ad informare in maniera riservata gli organi associativi su eventuali irregolarità riscontrate nello svolgimento delle attività previste dallo Statuto. Il denunciante ha il dovere di assicurarsi dell’esattezza e della pertinenza delle sue affermazioni.
Art. 14
(Violazioni del codice etico)
L’insieme delle regole del presente Codice e dei suoi allegati costituisce una serie di obblighi che I’appartenente al Club #Andiamoinordine deve accettare con consapevolezza e precisione. II non rispetto di tali norme e i comportamenti difformi alle regole e ai doveri previsti comporta I’adozione di sanzioni proposte, previa apposita istruttoria, dal Comitato Etico fino alla perdita dello status di socio.
Il mancato rispetto di quanto previsto all’Articolo 8 del presente Codice da parte del Presidente, dei componenti del Consiglio Direttivo, del Comitato Etico o dei Soci Attivi comporta la sospensione dell’incarico previa tempestiva istruttoria e audizione del Socio da parte del Comitato Etico.
Le sanzioni disciplinari che possono essere comminate sono: richiamo scritto, censura, sospensione, esclusione. Tali sanzioni sono ispirate al Codice di Deontologia Medica.
Le sanzioni disciplinari proposte dal comitato etico vengono rielaborate, approvate o respinte a maggioranza in una riunione congiunta tra il Comitato Etico – che espone i risultati dell’istruttoria – e il Consiglio Direttivo. In caso di parità il voto del Presidente dell’Associazione determina la decisione.
È prevista la sospensione in via cautelativa del socio che abbia disatteso gli obblighi del presente codice, specie quelli di cui al sopracitato Articolo 8. Ciò determina la perdita da parte del socio dei diritti, delle agevolazioni e delle facilitazioni previste dallo statuto e dalle iniziative dell’Associazione, per tutta la durata della sospensione. La reiterazione delle violazioni del presente codice costituisce motivo di esclusione, intesa come l’impossibilità di riacquisire la qualifica di socio.
IMPEGNI DEI CANDIDATI ALLE CARICHE ELETTIVE E DEI SOCI ATTIVI
- Conoscere e rispettare il codice etico e lo statuto dell’associazione.
- Partecipare a tutte le riunioni alle quali si viene convocati (salvo giustificati motivi), giungendovi con puntualità.
- Se si è incaricati di convocare una riunione o organizzare un’attività, informare i destinatari dandone congruo preavviso fatti salvi incontri urgenti di cui si dovrà tenere conto delle disponibilità.
- Rendersi disponibile per tutte le attività associative, sulla base di una bilanciata divisione dei compiti.
- Essere sempre attento alle richieste dei soci e dei colleghi della dirigenza associativa.
- Attenersi alle regole ed alle decisioni prese.
- Prestare attenzione ai contenuti delle comunicazioni verso l’esterno sulle piattaforme mediatiche, rispettando sempre l’opinione altrui e mantenendo il giusto contegno. Non divulgare informazioni su attività non ancora deliberate dagli organi statutari.
- Perseguire gli interessi dell’associazione e della professione con atteggiamento oggettivo privo di condizionamenti di tipo personale.
- Ricercare la trasparenza nelle scelte, nelle decisioni e nelle azioni promuovendo la più ampia condivisione.
- Se non si è in grado di rispettare un impegno preso, adoperarsi per trovare una soluzione che consenta comunque il raggiungimento dell’obiettivo.
Il mancato rispetto di quanto sopra elencato, soprattutto se reiterato ed ingiustificato, è motivo di decadenza dal ruolo dirigenziale ricoperto o dalla qualifica di socio attivo da valutarsi secondo quanto previsto dallo statuto, dal codice etico e dai regolamenti associativi.